Descrizione
La storia della chiesa di Santa Maria Assunta di Gron comincia con l’autorizzazione alla conservazione dell’Eucaristia nella chiesa di Santo Stefano, nel 1957, evento che precede solo di un anno l’istituzione vera e propria della parrocchia. Nel 1959 si profila l’idea di costruire una nuova parrocchiale, come alternativa al prospettato ampliamento della piccola chiesa esistente nel centro dell’abitato. Così, nel 1960 viene posta la prima pietra del nuovo tempio che, il 15 agosto 1961 verrà benedetto, anche e soprattutto grazie alla generosità di alcuni cittadini.
La chiesa parrocchiale di Gron, edificata secondo il progetto dell’architetto armeno Ohannes Gurekian, rappresenta un buon esempio di architettura sacra moderna e, pur non aderendo in modo lampante alla tipologia comune nel nostro territorio, risulta correttamente inserita nel contesto paesaggistico. Viene proposto il classico schema a croce latina, con ampia e luminosa aula a navata unica e stretto transetto, che però risulta quasi ridotto ad una T, dove l’abside, lievemente rialzato dalla navata ed appiattito contro la parete di fondo, sembra il boccascena di un teatro, forse a simboleggiare la centralità del luogo. Nei bracci del transetto sono presenti due altari minori, dedicati al Sacro Cuore e alla Beata Vergine della Salute, nonché il fonte battesimale. L’intera composizione è ispirata all’attuale indirizzo liturgico che intende sempre di più rendere il fedele partecipe alle celebrazioni, limitando al massimo la separazione tra assemblea ed officiante.
L’interno della chiesa è impreziosito da numerose opere d’arte: oltre l’antica pala desunta dalla chiesetta di Santo Stefano, sono presenti una statua lignea della Madonna della Salute, la via crucis intagliata dal padre certosino Oddo e i moderni arredi sacri dell’area presbiteriale, recentemente introdotti. L’esterno è dominato dall’appuntita cuspide in cemento armato collocata al centro della facciata principale nelle veci di un modernissimo campanile,alla cui spinta verticale si oppone lo sviluppo orizzontale della pianta, ampliata grazie ai due porticati laterali. Unica decorazione, oltre la vetrata geometricamente campita, la statua della Vergine Assunta, opera dello scultore Aurelio Sabbatini, collocata sopra la porta principale.