Descrizione
Di questo santo, vissuto durante il IV secolo, si racconta che, dopo un incontro avvenuto a Trento con il Vescovo Vigilio, diede una svolta sostanziale alla propria esistenza decidendo di abbracciare la vita anacoretica. Il culto e la devozione per San Remedio, o Romedio, si diffusero rapidamente nelle regioni settentrionali, anche grazie alla presenza del celebre santuario della Val di Non a lui dedicato, molto frequentato negli anni passati anche dai pellegrini delle nostre zone. La storia del piccolo tempio dedicato a San Remedio inizia quando, nel 1896, l’arciprete Gregorio De Lotto chiese al Vescovo la licenza di edificare una chiesa per gli abitanti di Gena, presso la Valle del Mis.
Ottenuti i necessari consensi, si iniziarono i lavori, anche grazie alla donazione di un appezzamento di terreno da parte di un abitante della zona; nel 1906 l'”oratorio pubblico" venne benedetto dallo stesso don De Lotto. Le ridottissime dimensioni della chiesa (misura a in pianta 2,2 x 3,7 metri per un’altezza di 2,77 metri), divenuta presto gradita meta per i fedeli devoti al Santo, soprattutto il 15 gennaio in occasione della sua festa, resero presto necessario un ampliamento, completato nel 1948 con l’erezione di un capiente portico esterno.
La costruzione della diga e la conseguente formazione del lago artificiale della Valle del Mis negli anni Sessanta ebbero come conseguenza la demolizione dell’originaria chiesetta, che fu però immediatamente ricostruita in un sito non molto lontano, a pochi metri dalla riva dello stesso lago del Mis, così come oggi la possiamo vedere.